
La legge, come aveva ricordato il presidente della commissione Sanità, Fabio Roggiolani (Verdi), «ha lo scopo di tutelare il benessere degli animali, combattendo le forme di maltrattamento e di abbandono». Nella nuova legge, «concertata con la Giunta regionale, con l’ordine dei veterinari e con gli altri soggetti interessati», ha sottolineato Roggiolani, si mantengono l’anagrafe canina e le regole sul randagismo, già presenti nella legge regionale 43 del 1995 ma si definiscono procedure e competenze in modo più adeguato e preciso. La legge interviene su alcuni aspetti regolamentati da norme comunali come l’accesso dei cani nei locali pubblici, in ambienti aperti al pubblico, parchi e spiaggia con uso obbligatorio di guinzaglio e della museruola qualora previsto dalle norme nazionali.
Novità anche nel recepimento delle norme nazionali riguardo al benessere degli animali utilizzati nel commercio e in manifestazioni storico culturali: è istituito l’elenco regionale delle manifestazioni nelle quali è previsto l’impiego di animali. Ancora, è prevista l’introduzione di assistenza veterinaria per i proprietari di cani appartenenti alle fasce deboli e il divieto di utilizzo di animali «con ruoli attivi nella pratica dell’accattonaggio».
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