lunedì 5 ottobre 2009

Giro di vite al traffico di cuccioli

Il traffico illegale di cani e gatti diventa un reato, punibile con una condanna fino a 13 mesi di reclusione, pena che viene aumentata di un terzo se vittime del traffico sono cuccioli di meno di 8 settimane di vita. Sanzioni sono prevista anche per negozianti e trasportatori. È questa una delle novità introdotte dalla Convenzione europea per la protezione degli animali, presentata dal ministro degli Esteri Franco Frattini al termine del Consiglio dei ministri che ha varato il disegno di legge per la ratifica parlamentare.


Si introducono anche «il divieto di drogare» gli animali e «limiti nel loro impiego negli spettacoli e nelle esposizioni, senza paralizzare l’attività circense». «Ma la novità più importante - ha sottolineato il titolare della Farnesina - è che introduciamo un reato nuovo: quello del traffico illecito di cani e di gatti, con particolare riferimento al traffico di cuccioli».


«Finalmente ratifichiamo una convenzione di Strasburgo del lontano 1987 che introduce norme particolarmente severe per la protezione degli animali da compagnia, una cosa che riguarda milioni di famiglie italiane», ha detto Frattini auspicando che la ratifica, definita «un’assoluta priorità », avvenga entro Natale.

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